Pubblichiamo questa lettera inviata alla nostra redazione dall’Uaar Verona (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti). In quanto testata giornalistica specializzata nei diritti delle minoranze non possiamo ignorare che anche gli atei, gli agnostici e gli aconfessionali sono soggetti a discriminazioni, non meno delle minoranze religiose.
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Clik here to view.L’ultima copertina di Charlie Hebdo (Fonte: www.charliehebdo.fr/)
Parigi UAAR: “Je suis Charlie”. Ora che tutto si è compiuto, il Circolo UAAR di Verona desidera contribuire al dibattito culturale collettivo con una propria riflessione.
1 – Esprimiamo il nostro profondo e commosso cordoglio alle 17 vittime (atei, cristiani, musulmani, ebrei) del terrorismo religioso.
2 – Noi dell’UAAR siamo dell’avviso che la satira vada difesa fino in fondo, senza limiti, anche quando prende di mira la religione (questa o quella) tanto quanto la politica, perché la satira è la massima rappresentazione della libertà di espressione e nessuno in democrazia è indiscutibile.
3 – Il nostro pensiero va, allora, ai valori della libertà, della democrazia, del pluralismo e della laicità, perché questi sono i veri obiettivi dei terroristi religiosi. Il fatto che l’attentato sia stato compiuto a Parigi (cuore dell’Occidente e dell’Europa) trova motivazione anche perché la Francia è la nazione che meglio rappresenta quei valori proprio grazie alla sua storia: l’Illuminismo prima e la Rivoluzione poi (con la “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” al grido di “Liberté, Egalité, Fraternité”). Ora qualcuno si ostina ancora a pensare che per contrastare il terrorismo di una religione (in questo caso l’islamica) sia necessario contrapporre le “radici” di un’altra religione (la cristiana) da inserire nella Costituzione Europea. Doppio errore: da un lato le radici cristiane non sono state genitrici (tutt’altro) di quei valori (laici) menzionati sopra, dall’altro voler contrastare una religione con un’altra religione è proprio motivo di contrapposizione e quindi di scontro. C’è una sola possibilità per combattere l’integralismo religioso: la laicità dello Stato, che si traduce in pari diritti per tutte le religioni, pari doveri per tutte le religioni, neutralità dello Stato verso tutte le religioni.
4 – Il seme dell’intolleranza è nel gene stesso della religione abramitica, madre delle varie ramificazioni monoteistiche, allorquando (primo comandamento) è scritto che “non avrai altro Dio all’infuori di me”. Perché? Perché non posso avere un altro dio all’infuori di “lui”? Cosa succede altrimenti? Noi condividiamo l’aforisma di Voltaire: “Coloro che possono farvi credere assurdità, possono farvi commettere atrocità”.
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5 – Siamo dell’idea che non ci sia alcuna guerra di religione in atto. I terroristi islamici hanno ammazzato centinaia di musulmani perché erano “moderati”, e ancora continuano ad ammazzarli (come succede con il gruppo Boko Haram in Nigeria). Hanno colpito le scuole (Peshawar) perché sono la sede della cultura e dell’istruzione (due valori che i terroristi aborrono). Le prime vittime di questo integralismo-terrorismo sono, quindi, i musulmani stessi. Non è nemmeno una guerra di civiltà: è uno scontro con i terroristi che vogliono attentare alla libertà in senso lato, per imporre il “pensiero unico” di tipo medievale.
6 – Anche noi in Italia abbiamo i nostri talebani: persone che, indifferenti della nostra Costituzione, limitano la libertà altrui e impongono a tutti i loro “valori”.
7 – Viva la Francia, viva Charlie Hebdo, viva la libertà! Circolo UAAR di Verona.
L'articolo Lettera dell’Uaar Verona: ‘Solo la laicità dello Stato può combattere l’integralismo’ è stato pubblicato su Il Referendum.